Ferrata dell'Infernone
Splendido percorso in Ambiente Unico tra pareti vertiginose e Acqua…. in tutte le sue forme!
Sulle nostre montagne si inizia la realizzazione delle ferrate in tempi abbastanza recenti. La ferrata del Limbo, la ferrata Ciao Miki, la ferrata Nito Staich hanno uno scopo preciso che è quello di permetterci di salire su di una cima, una punta, una montagna senza essere degli alpinisti provetti.
La ferrata dell’Infernone, da un’idea della Guida Alpina Gianni Lanza che ha eseguito anche lo studio di fattibilità, invece ci porta lungo il torrente Elvo con un dislivello è di circa 120 metri, un tempo di percorrenza di circa 3 ore e un grado di difficoltà AD.
Il torrente Elvo (BI) nasce a circa 2300 m. s.l.m. dalle pendici del Monte Mars (2600m.) la più alta cima delle Alpi Biellesi. Nel suo corso verso la pianura si infossa progressivamente scavando una stretta gola che divide i centri abitati, sulla destra idrografica (Muzzano e Graglia) da quelli sulla sinistra idrografica (Sordevolo e Occhieppo Superiore).
La ferrata si sviluppa nei comuni di Muzzano e Sordevolo e sono gli stessi comuni che la finanziano e realizzano con il contributo della Regione Piemonte, terminandola nell’autunno 2009. Durante la serata vi accompagnerò in questo viaggio indimenticabile con inizio dal paese di Muzzano. Percorreremo la vecchia mulattiera che, attraversando il ponte Vecchio, collega il Comune di Sordevolo tra castagni, faggi e panorami mozzafiato. Attraverseremo il paese di Sordevolo sino all’attacco della ferrata.
La ferrata ha inizio nei pressi del Ponte Ambrosetti e termina poco prima del Ponte degli Alpini. Percorreremo l’alveo del torrente Elvo in un Ambiente unico tra lame di acque limpidissime, cascate e forre vertiginose.
Sono disponibili presso il Comune di Muzzano, oppure richiedendolo a info@robertomunarin.it, i DVD della ferrata! L’audiovisivo è diviso in tre situazioni distinte, la prima, (acque chete) in cui vedremo le condizioni ideali per affrontare la salita. La seconda, (acque agitate) dopo un temporale estivo dove tutto si complica a partire dalla scivolosità delle pietre e la grande portata d’acqua dell’alveo. Nell’ultima parte, (ricami d’inverno) in condizioni invernali, con la neve e il ghiaccio che fanno da padroni dove tutto diventa instabile, precario, dall’insidia delle pietre ghiacciate nascoste sotto le foglie alle stalattiti che si staccano dalle pareti e dove, in alcuni passaggi può essere necessario l’uso dei ramponi.
Tutto il ricavato del DVD verrà utilizzato per l’acquisto di materiali per la chiodatura e manutenzione dei settori di arrampicata sulle Nostre Montagne, Grazie!